Midor ledor – Di generazione in generazione
«In fondo, se la morte non esistesse
la vita perderebbe il suo carattere comico»
Romain Gary
«In fondo, se la morte non esistesse
la vita perderebbe il suo carattere comico»
Romain Gary
«Le volevo bene, questo sì, ma c’erano altre cose che, più di lei, mi riempivano il cervello e mi smuovevano i sentimenti. Gliele elencai: la lettura, la scrittura e la morte.
“Ho un desiderio di vita, no’, così violento che la vita la sento continuamente in pericolo e la voglio trattenere in tutti i modi per non farla scivolare via e finire; è una smania che m’è entrata qua nel petto, credo, quando è morta la bambina che giocava al balcone al secondo piano del palazzo celeste di fronte al nostro”. […]
«Mi dispiace sul serio, credetemi. Ma che cosa volete farci, ragazzi?
Il fatto è che tutto quello che avete sentito dire in proposito non sono altro che stupide storie da un soldo, e le cose si svolsero esattissimamente così. Potete giurarci sopra tranquilli.
Io lo so, perché c’ero» […]
«Non c’è bisogno di credere perché le cose esistano. […]
Questo libro… mi ha fatto capire che non ero pazza.
Per la prima ho avuto la sensazione di non essere quella strana in mezzo alla folla,
ma l’unica normale in mezzo agli altri» […]
«Dallo stagno mi voltai per guardare giù in basso.
Sette case. Sette case addossate e nient’altro: più due strade di sassi, un cortile che chiamano piazza, e uno stagno e un canale, e montagne fin quanto ne vuoi.
Le tre vecchie erano ancora là ferme, proprio dallo scalino di casa, sotto la finestra illuminata ed aperta.
“Ecco tutta Montelice”, dissi. “Tutta quanta: e nessuno lo sa”». […]
«Il faut être léger comme l’oiseau,
et non comme la plume»
Paul Valéry
«È solo per ripassare e mantenere indelebile nel tempo la mia storia che mi accingo a scrivere le mie memorie
o perlomeno,
quello che sono riuscito a ricostruire dagli eventi a cui assistetti all’epoca» […]
«Eppure lo sapevamo anche noi
L’odore delle stive
L’amaro del partire
Lo sapevamo anche noi
E una lingua da disimparare
E un’altra da imparare in fretta
Prima della bicicletta
Lo sapevamo anche noi […]»
«Perfino la calma della vita quotidiana è fragile come il vetro:
una specie di tremito anima tutte le cose,
viviamo in un universo di una segreta amarezza»
Robert Louis Stevenson