9 Novembre 2016

Razza. Solitudine. Rettitudine_Novembre

Se esistesse una diretta equivalenza tra l’estetica della copertina di un libro e quella del suo contenuto, Undici solitudini di Richard Yates (minimum fax) non dovrebbe meritare attenzione alcuna, benché la cucina che vi campeggia rimandi ad una determinata fotografia dell’America, quella degli anni Cinquanta, viva nella penna dell’autore. Pericolo scampato. I suoi undici tipi di solitudine sono costruiti – parafrasando il racconto Costruttori – nel rispetto dei crismi dell’edilizia letteraria

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5 Ottobre 2016

…confini…_Ottobre

Secondo il coreografo Hofesh Shechter i barbari “sono sempre come noi”.
Vincitore nel 1980 del Cna Prize, il più prestigioso riconoscimento letterario del Sudafrica, Aspettando i barbari (Einaudi) del premio Nobel per la Letteratura nel 2003 John Maxwell Coetzee allude ad un’indefinita linea di confine, spaziale, temporale, ma soprattutto identitaria.
“Il crimine che è latente in noi, lo dobbiamo infliggere a noi stessi”.

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5 Luglio 2016

Scarabocchi, rigori, viaggi, confini, jazz…pois!_Estate

Foriera di maggior tempo libero, l’estate può incoraggiare alla lettura, porta d’accesso a territori familiari o inesplorati, umani, animali, storici, tecnologici, psichedelici, capace di spostare il lettore dalla propria posizione di cinque, tre parole prima – anche una è sufficiente – facendo “vivere il tempo, rendendolo più intenso e meno comune”, cambiando la percezione del mondo o anche, semplicemente, intrattenendo.

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7 Giugno 2016

Chiedi alla polvere_Giugno

Se si chiedesse alla polvere – secondo l’invito fantiano – , a quella del Colorado da cui apparentemente nulla cresce, a quella che si alza dalle sterminate e brulle praterie dell’immaginaria Holt, essa racconterebbe di anime tra la vita e la morte, l’infanzia e la vecchiaia, la crescita e l’arresto, la solitudine e il desiderio, la semplicità e la complessità, i rimpianti e i rimorsi.

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7 Maggio 2016

Commedie umane e animali_Maggio

“Qui siamo nel West, tra leggenda e verità vince la verità” recita la frase più emblematica della pellicola “L’uomo che uccise Liberty Valance” di John Ford cui Giordano Meacci con Il cinghiale che uccise Liberty Valance (minimum fax) rende omaggio. Tra i 12 finalisti candidati al Premio Strega 2016, il romanzo è una surreale e corale commedia umana e bestiale

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3 Marzo 2016

Distopie di marzo [3+1]

Il fil rouge che li unisce non impone una lettura rispettosa dell’ordine cronologico di pubblicazione.
Tutti libri profetici, visionari, distopici e omologanti. A partire dal primo (attualissimo) “Il padrone del mondo” di Robert Hugh Benson, uscito nel 1907 e ambientato in un 2000 con Oriente, Occidente e Americhe

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3 Gennaio 2016

Lirismo e grottesco_Gennaio

“Se fossero state armi appese alle pareti, sarei diventato un cacciatore, ma erano libri, impilati fino al soffitto. Avevo quelli intorno e addosso. Sono stato bambino e poi ragazzo dentro ua stanza di carta.” Erri De Luca va a segno al primo colpo. Le sue armi sono ovunque anche ne Il più e il meno

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