18 Dicembre 2017

Storie e Fughe_Dicembre

“La ‘raggia’. Che poi tradotto in italiano sarebbe la rabbia, parola giusta che però non ce la fa a rendere l’idea.
La ‘raggia’ è qualcosa di più profondo di una rabbia passeggera. È la ferita dell’anima che nessuna medicina riesce a guarire. Non ci sarà nessuna carezza, abbraccio, sguardo, grandissima

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17 Novembre 2017

Sui generis_Novembre

“La prima cosa che Cora notò furono le catene. Penzolavano dal soffitto a migliaia, una macabra collezione di manette e ceppi, ferri da legare alle caviglie, ai polsi e ai colli in ogni varietà di combinazione. Catene per impedire a una persona di scappare, di muovere le mani, o per sospendere un corpo in aria prima di fustigarlo.

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20 Ottobre 2017

Diavoli e grandi Opere_Ottobre

«Quindici minuti di standing ovation e dieci chiamate alla ribalta. Quella sera Luciano Pavarotti fu un gigante in scena. Anche dopo l’ultima nota, si profilò sul palco la sua ostinata presenza fisica, con le grandi braccia aperte nel gesto impossibile di accogliere a sé ogni spettatore seduto in palco e platea, di stringere ogni coppia di mani piena d’applausi, di respirare ogni grido di entusiasmo a lui dedicato. Braccia aperte e in bocca ancora ‘e muoio disperato! E non ho amato mai tanto la vita’

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29 Giugno 2017

Che…_Estate

La produzione editoriale, narrativa e saggistica, pare quasi inversamente proporzionale al numero (sempre più esiguo) di coloro che si dedicano all’attività della lettura.
Che peccato.
“C’è un libro sopra tutti al quale sento di essere grato, il primo letto, quello che ha aperto la porta a tutti gli altri”, ha scritto Andrea Vitali.
Che i titoli che seguono possano rappresentare “quel libro” … per qualcuno.

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19 Maggio 2017

Dediche. Epigrafi. Copertine_Maggio

Uno scialle nero che si schiude e un filo di fumo che si leva…
Maria Listru è la “quarta”, “l’ultima” della sua famiglia ed è abituata a sentirsi invisibile, a concepirsi come un’insignificanza quando diviene fill’e anima di Tzia Bonaria Urrai, la sarta di Serini abile nel prendere le misure delle persone ed altrettanto capace nell’accogliere quella bambina nella propria vita incaricando, con lucida sensibilità, gli spazi vuoti della casa di vestirla naturalmente senza forzatura alcuna.

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19 Aprile 2017

Patti, contraddizioni e decadenze_Aprile

Notte. Addie bussa alla porta di Louis…
Torna Holt, la contea del Colorado nata dalla penna di Kent Haruf che tanti ha incantato.
Sua ultima opera dal sapore autobiografico e dedicata alla moglie Cathy, Le nostre anime nella notte (NN Editore) chiude idealmente, benché vi siano, come sottolineato dal traduttore Fabio Cremonesi, sostanziali differenze, la Trilogia della pianura (Benedizione, Canto della pianura e Crepuscolo) con una storia illuminata nuovamente dalla luce lirica e semplice della levità e della normalità.

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3 Marzo 2017

Essere e non essere_Marzo

Tredici incontri, diciotto ore di registrazione e sei taccuini fitti di appunti per arricchire l’elenco delle belle arti annoverandovi l’ottava: la truffa.
È l’arte che Carl Peter Lopiccolo, alias Dan Alighieri, Francis Petrarca, Johnny Boccaccio, amante di storia antica e di filosofia, e parte attiva di una dinastia di truffatori catanesi, racconta a Riccardo Maria Ricci, giornalista e ora biografo, incaricato da una casa editrice di scriverne la storia.

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13 Gennaio 2017

Circo e cerchio_Gennaio

Londra. 1899. Fevvers è la più famosa aerialist (trapezista) del momento, criptica attrazione internazionale, dinnanzi la quale tutti si prostrano. L’attrattiva è ascrivibile alle protuberanze simili ad un paio di ali che albergano sulla sua schiena. “Finzione o realtà” è, infatti, il suo personale e icastico slogan che ora campeggia sulla parete del camerino. Nel tentativo di sciogliere l’arcano, un giornalista giunto da New York per intervistarla ì, si ritrova irreggimentato nelle fila circensi in veste di clown per accompagnare

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10 Dicembre 2016

Chiaroscuri_Dicembre

“In ogni caso, avevamo fame. anzi, per l’esattezza, ci sembrava di aver inghiottito il vuoto cosmico, quella era la sensazione. (…) Dio era morto, al pari di Marx e di John Lennon. E noi eravamo famelici. Il risultato fu che decidemmo di compiere un reato. Non era la fame a spingerci a fare il male, no. Il male si trasformava in bisogno di cibo per istigarci a delinquere. Non me ne intendo molto, ma era qualcosa vicino all’esistenzialismo.”
Così ha scritto Haruki Murakami negli anni Ottanta e così la casa editrice Einaudi, nell’intento di riscoprire le prime inedite produzioni dell’autore giapponese

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