26 Aprile 2017

Off? On!

 

Nobuyoshi Araki, Galleria 13

Un abbraccio corale della città tutta di Reggio Emilia è quello profuso dal Circuito Off, la sezione indipendente di Fotografia Europea – il festival culturale internazionale dedicato alla fotografia contemporanea – che nasce dalla spontanea iniziativa delle persone. Sempre più in espansione, esso è conferma ed espressione del simbiotico rapporto con il tessuto urbano in cui virtuosamente si integra.
Nonostante il suo nome – Off –  il circuito ha i riflettori ben accesi e puntati sul tema portante della XII edizione del Festival – Mappe del Tempo. Memorie, Archivi, Futuro – contribuendo a tracciare quella “mappa del tempo” in cui la fotografia, guardando al passato e al futuro, si identifica. L’immagine è dotata del potere di essere la carta topografica della memoria e al contempo la rappresentazione “propositiva” del futuro. L’archivio travalica, così, i confini dell’accezione che lo vuole luogo chiuso e conservativo divenendo “diffuso”, ubiquo, luogo in cui immagini e storie, trovate, permettono di comprendere il presente e immaginare il futuro.
Anche il Circuito Off dal 5 maggio e sino al 9 luglio si trova, dunque, in modalità On con oltre 400 mostre, eventi ed incontri, suggerendo le variegate possibilità di conoscenza e di vita della città: attraverso la partecipazione di centinaia di fotografi affermati e neofiti, scoprendo luoghi inediti o apparentemente non ortodossi, costruendo mappe personali da seguire, scevre da gerarchie e fedeli alla “orizzontalità” dei tempi, in una città votata all’incontro, all’accoglienza e alla condivisione.

I luoghi? Tanti. Evocativi, rinati, urbani e non.

Alessandro Bartoli, Almanacco Atelier Anna Baldi

Dalla Polveriera, l’ultimo dei nuovi spazi restituito alla città da un importante intervento di riqualificazione e risocializzazione, con, tra gli altri, progetti fotografico-musicali, ai cosiddetti “spazi della creatività” che vedono la contaminazione di dimensioni fisiche e mentali aperti alla sperimentazione (atelier l’Almanacco, Vicolo Folletto Art Factories, Spazio Fotografia San Zenone); dalla Fototeca della Biblioteca Panizzi che ospita il prestigioso Archivio Storico di Farmacie Centrali Riunite, alla rete di Gallerie del centro (Galleria 12, Galleria 8,75 Artecontemporanea, VV8 Artecontemporanea); dalle librerie (Libri Risorti, Miskatonic University Bookstore), alla ormai consolidata via Roma, esperienza “orizzontale”, multiculturale e di apertura con interessanti progetti alcuni dei quali (anche di “residenza”) destinati a perpetuarsi nel tempo, si vedano le opere di street art; dagli spazi meno “frequentati” come quello della Chiesa di San Carlo e Agata, a quelli più noti come gli antichi Chiostri della Prefettura con il progetto “L’oggi del domani – Brevi storie del nostro futuro” e come il pittoresco atelier Viaduegobbitre, storica fucina artistica, sino ad oltrepassare i confini comunali giungendo al Castello di Sarzano che, grazie ad un recente restauro, esplora il fascinoso tema del bosco.

I nomi? Tanti, anch’essi. Nazionali, internazionali, prestigiosi e destinati a divenirlo.

Gabriele Basilico, Vicolo Folletto Art Factories

Da veri maestri come quelli del reportage contemporaneo (qui su Cuba) Alex Webb e Rebecca Norris Webb, come Gabriele Basilico nel suo incontro con l’architettura e come il provocatorio giapponese Nobuyoshi Araki, con i suoi temi dell’erotismo, del nudo, dei fiori e dei cieli, ad autori altrettanto autorevoli: da Ermanno Foroni, con la sua inchiesta dal Congo, Marcello Donadelli, vincitore del Circuito Off 2016, a Vincenzo Cirillo e Sandrine Girardot con i loro luoghi della “quotidianità”; da Fabrizio Ceccardi con la sua “natura”, Fabrizio Cicconi nei suoi “Sguardi d’autore”, ad Antonio Biasiucci nella sua riflessione fotografica sul denaro, Daniele De Lonti nel ricordo di Luigi Ghirri; da Theo Vazquez e i suoi ritratti “di strada”, il fotografo ambulante Juan Bosco Maino Canales e la sua memoria cilena, a Marcella Vanzo e i suoi “territori di confine”.
E ancora tanti, tanti altri chiamati a illuminare la propria personale sublimazione della storia e del tempo, del presente e del futuro, delle mappe mentali, concettuali, temporali, vitali.

 

www.fotografiaeuropea.it/fe2017/

 

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