La Trilogia dei colori_Maxence Fermine
“Ma che ne sa della pittura e dei suoi colori? Si può scrivere in diecimila fogge, ma per me assomigliano tutte alla neve.
“Ma che ne sa della pittura e dei suoi colori? Si può scrivere in diecimila fogge, ma per me assomigliano tutte alla neve.
“Cammini accanto a un’edicola, dai un’occhiata alla prima pagina del New York Times. In quel preciso istante, cosa ti passa per la mente? Perché questa scommessa un po’ folle?
Può l’egoismo, quello ottuso e protervo, riversato da un figlio (retrivo? maschilista? perbenista?) sulla madre, settantenne, vedova, che mai si è risparmiata per il suo
“Avevi l’aria di chi deve scalare una vetta, per la prima volta nella vita, senza avere il piccone da piantare nella roccia e senza sapere cosa trovare in cima
“Leggo ancora parecchia storia e, va da sé, mi sono tenuto al corrente sui grandi eventi contemporanei alla mia vita: la caduta del Comunismo, la signora Thatcher, l’11 settembre, il riscaldamento globale.
“L’ultima opera d’arte di Jian Shaozhen è rimasta incompiuta ed è danneggiata. Si trattava di uno strano ricamo, un viso
“Di Anna e della felicità sapevo quello, il nome. Se non veniva dove la cercavo? Non mi dovevo permettere certe confidenze
“Vivere senza leggere è pericoloso, ci si deve accontentare della vita, e questo comporta notevoli rischi”,
“Mio padre diceva che la ragione per cui si vive è per prepararsi a restare morti. Finalmente avevo capito quello che intendeva dire, e che neppure lui poteva sapere quello che intendeva dire